Non c’è muro che tenga
- Rebor
- Febbraio 23, 2019
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La nuova opera di Rebor invade Corso Bolzano:
Attraverso il simulacro di un muro a mattoni, Rebor coglie l’espediente per dialogare con esso, affiggendovi il manifesto “Società del sospetto”.
L’ultima opera sfrutta infatti una copertura già esistente a stampa muro mattoni su pvc in Corso Bolzano a Torino.
Cogliendo l’opportunità, attraverso il simulacro di un muro in mattoni, Rebor dialoga con esso sovrapponendovi il manifesto “Società del sospetto”.
Con il titolo “Società del sospetto” descrive questa contemporaneità caratterizzata dalla paura, dalla tensione e dalla mancanza di autenticità.
L’incomunicabilità, la non conoscenza dell’altro, l’ignoranza , la non empatia, creano diffidenza, sospetto, paura, odio che non può che degenerare.

“società del sospetto” (600×300)
foto di
Jiangsiquan Qin